Viaggio in Namibia

Elios Tours - Namibia

Viaggio in Namibia

Namibia, giugno 2019

 

“Fino a quando una vacanza su Marte non diventerà una realtà, è confortante sapere che sulla Terra esistono luoghi che offrono le stesse emozioni delle esplorazioni spaziali. Avventuratevi nell’ignoto. Visitate la Namibia.”

Ecco, questa è una frase che può dare idea di cosa sia un viaggio in Namibia, più viaggi che si racchiudono in un uno solo, con un’ infinità di paesaggi ed emozioni diverse. Deserti, deserti che muoino sul mare, parchi naturali e safari fotografici, ancora deserti rocciosi, ridenti cittadine sul mare, attività balneari, capitale trendy e moderna.Insomma, un viaggio sempre vario e in movimento.

La nazione è molto giovane , indipendente dal 1990 , colonia della sorella Sudafrica e prima ancora della Germania .Nemmeno 3 milioni di abitanti di popolazione , su una superficie 3 volte superiore a quella dell’Italia. La situazione è tranquillissima , sia dal punto di vista politico che dal punto di vista della sicurezza . Basta magari non inoltrarsi nella slum area di Windhoek .

Il viaggio parte dalla capitale , lo scalo internazionale. Da qui dopo circa 4/5 ore di strada non asfaltata ma comunque sicura e senza buche , e con un infinito polverone bianco alzato dal minivan , arriviamo nella regione del Namib Desert. Il dondolio continuo del minivan per la strada non asfaltata viene da loro chiamato il “massaggio africano”.

Elios Tours - Namibia

Il Namib è la madre di tutti i deserti. Si dice il più antico del mondo. Raggiunge il suo apice di bellezza nell’area Sossuvlei , con le sue dune altissime- La più fotografata è la duna 45. La Big Daddy, invece , la più alta , quasi 400 mt. E l’ abbiamo scalata!!!Non vi dico la fatica , anche per gente allenata , perchè ogni passo sprofonda nella sabbia di un colore che va dall’ arancione al rosso. Arrivati in cima ci tuffiamo , diciamo scivoliamo , dalla duna alla Deadvlei, la Valle della Morte. Questo è il posto più suggestivo , il più fotografato , l’ ideale per chi ama Instagram. I contrasti di colori sono incredibili: le dune color rosso arancione, il terreno argilloso bianco, gli alberi neri, e sullo sfondo il cielo sempre azzurro, ma veramente sempre, in questa stagione. Non ricordo di aver visto una nuvola in dieci giorni!!! Dopo il Sesriem Canyon andiamo a dormire in un fantastico campo tendato di lusso, con cena sotto uno splendido cielo stellato e con la visita anche di un simpatico Fennec, volpe del deserto.

Elios Tours - Namibia

Il giorno dopo si riparte in direzione Swakopmund, ridente località balneare, la porta a sud della Skeleton Coast. Durante la strada sosta per foto di rito sul cartello che indica il passaggio del tropico del Capricorno. Lo scenario prima di arrivare a Swakopmund è pazzesco. Avete visto mai un deserto di oltre 2000 km che muore sul mare? Immaginatelo…la cittadina sembra un angolo di Baviera , costruita un secolo fa’ da architetti tedeschi. E’ il punto di partenza per scoprire la Namibia del mare, e perchè non prendere un catamarano per avvistare colonie di foche , pellicani o dedicarsi al Whale watching? Non mancheranno naturalmente i nostri amici delfini. La sera Swakopmund è anche animata , e troviamo anche un bel pub per trascorrere qualche ora con la simpatica gente del loco.

Pronti per ripartire in direzione nord , esplorando la mitica Skeleton Coast , centinaia di chilometri di sabbia e relitti da cui prende il nome. I pescatori con i loro fuoristrada con taniche di benzina perchè è difficile trovare un distributore. Avvistiamo anche una distesa di otarie sulla spiaggia e poi puntiamo dritto in direzione nord verso il Damaraland. Sulla strada , in mezzo al nulla , prima un mercatino di pietre preziose semilavorate , e poi l’incontro più atteso: una tribù Himba. L’incontro è di quelli che non dimenticherai mai, sono dei pastori nomadi che vivono prevalentemente nella regione nord. Qui il tempo sembra essersi fermato a secoli fa’. Le loro donne sono famose per la loro bellezza. Hanno l’abitudine di spalmarsi sul corpo una miscela di color ocra a base di burro ed erbe profumate. La stessa miscela ricopre anche i capelli legati in numerose treccine. Sembrano scolpite di terracotta!!! Vivono in capanne di paglia , rami fango e sterco. Con una sensazione che forse è il mal d’Africa continuiamo verso il Damaraland per arrivare nel nostro splendido resort nel cuore del deserto roccioso. Anche qui le possibilità di escursioni sono varie; perchè non partire per un safari avvistando il rinoceronte nero o l’elefante del deserto? Facendo attenzione a quest’ultimo, più piccolo dell’elefante africano ma anche molto più aggressivo.

Pronti il giorno dopo per il parco Etosha, dove pernotteremo due notti. La superficie, per intenderci, è maggiore di quella della Puglia. L’entrata attraverso il Galton Gate è emozionante , entriamo nel regno animale!! Piovendo poco , anzi non piovendo per niente , le pozze d’acqua sono poche e quindi avvistare animali è più semplice perchè il ranger sa dove trovare le pozze d‘acqua. Unico handicap il fresco di questa stagione, anzi sulla jeep veramente freddo, ma ma ci copriamo bene!! Di animali ne abbiamo visti tanti: elefanti, tantissimi orici (non per niente è l’animale nazionale), springbocks a non finire, gnu e zebre, una quantità paurosa di giraffe, sciacalli, iene, e infine sua maestà il leone che si accingeva a terminare il suo pranzetto a base di sprinbocks.

Si riparte, i giorni nel Parco sono volati. Si torna verso Windhoeck, facendo pero’ sosta a una riserva privata dove il ghepardo è di casa. E poi in aeroporto. La sensazione è che questi giorni non li scorderò mai. E poi , non so perchè, ho sempre voglia di tornare in Africa. Il mal d Africa ha colpito anche me!!!

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